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impianto frenante, spurgo

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etabetaroma
icon11  view post Posted on 31/3/2010, 15:07




Lo spurgo freni è un’operazione molto importante che deve essere effettuata quando, ad esempio, si decide di sostituire il liquido dei freni o i tubi aeronautici con un modello in treccia metallica - che ne evitano la dilatazione - quando l’uso diviene prolungato o “estremo” (es.: in pista). Può essere manuale o di tipo pneumatico. Per il procedimento manuale - generalmente, quello che si fa più spesso - la procedura è la seguente:
■Su ogni pinza c’è una valvola coperta da un cappuccio di gomma nera; si toglie questo cappuccio e si innesta sulla valvola un tubicino di gomma - se possibile trasparente, in modo da permettere di vedere meglio al suo interno - che deve calzare perfettamente (ovvero non essere né troppo largo né troppo stretto);
■Si collega questo tubicino ad un recipiente di plastica o di altro materiale, per la raccolta dell’olio che fuoriuscirà con l’operazione;
■Con una chiave - nella maggioranza dei casi da 8 - si apre la valvola, e nello spesso momento si preme la leva del freno, in modo da pompare fuori dalla valvola un po’ di olio e le bolle d’aria;
■Prima di mollare la leva della pompa bisogna necessariamente chiudere la valvola, in modo da non permettere l’aspirazione di aria all’interno del circuito, poi si può lasciare la leva.
■L’operazione è da ripetersi in questa sequenza fino a quando non uscirà più nessuna bolla d’aria (sia pur minuscola) ma solo ed esclusivamente olio: solo a quel punto lo spurgo si potrà ritenere ultimato e si potrà richiudere la valvola con l’apposito tappino. Da sottolineare che, in caso di doppio freno, si deve passare all’altra pinza e ripetere il medesimo procedimento.
Un sistema altrettanto efficace, utilizzato molto spesso dai meccanici perché più veloce, è quello dello spurgo pneumatico: esso infatti permette, in poche decine di secondi, di eliminare tutta l’aria presente all’interno del circuito frenante, comprese le eventuali bollicine che possono annidarsi in “sacche” alte dello stesso. Il “contro” sta generalmente nel fatto che l’attrezzatura necessaria all’operazione è più costosa (dai 130,00 ai 150,00 euro circa), e quindi si predilige quasi sempre il primo metodo citato.

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