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settare le sospensioni 2

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etabetaroma
icon11  view post Posted on 29/3/2010, 17:44




COME SONO FATTE E DOVE SI TROVANO LE REGOLAZIONI

Registro precarico forcella:

Nella forcella si trova nella parte terminale superiore di questa, generalmente è costituita da una parte cilindrica in alluminio con delle righe sulla circonferenza a varie altezza, e termina con un esagono che deve essere ruotato per ottenere la registrazione.


Registro precarico mono:

Nel mono si trova nella parte terminale superiore della molla ed è costituita da due ghiere filettate a settore, che devono essere allentate tra di loro e ruotate per ottenere la registrazione.


Registro del freno idraulico in estensione:

Nella forcella si trova nella parte superiore appena sopra la regolazione del precarico ed è costituita da una vite con intaglio a cacciavite piano oppure a forma di ghiera godronata o dentata o ancora a forchetta da ruotare alla bisogna. Nel mono si trova nella parte inferiore dello stesso ed è simile a quella della forcella

Registro del freno idraulico in compressione:

Nella forcella si trova nella parte inferiore, sulla parte terminale del gambale ed è simile alle precedenti. Nel mono si trova nella parte superiore nei pressi del serbatoio di compensazione dell’azoto o sopra di questo ed è simile alle precedenti.


N.B. Tutte le regolazioni aumentano la loro efficacia (durezza), ruotandole in senso orario e la diminuiscono in senso antiorario.(foto varie)

Materiale e utensili necessari al lavoro:

Un cavalletto per canotto sterzo, uno per il forcellone posteriore, un paio di cavalletti a trepiede regolabili, due chiavi per ghiere a settori, una chiave per il precarico della forcella (di solito una 17), un metro, un cacciavite ad intaglio medio e uno o due amici che vi diano una mano a sollevare la moto e a tenerla quando serve.



REGOLAZIONE DEL PRECARICO

Innanzitutto devo dire che le regolazioni del precarico e le prossime che spiegherò relative all'idraulica sono da prendere sempre e solo come punto di partenza, insomma come un'ottima base da cui partire per fare ulteriori affinamenti e cambiamenti a seconda di esigenze personali, differenze di piste, differenze di temperature esterne ecc. ecc..La prima cosa da fare è regolare il precarico delle molle di modo che queste facciano lavorare le sospensioni nella parte centrale e si adattino al vostro peso.

Dopo aver sfrenato l'idraulica (registri estensione e compressione al minimo) dovete sollevare la moto di modo che le ruote non tocchino il terreno e la sospensione risulti completamente estesa. Quindi davanti mettete la moto sul cavalletto da canotto e dietro mettete i due cavalletti a trepiede sotto le articolazioni delle pedane aiutandovi se necessario con il cavalletto posteriore e i due amici.

Fatto questo prendete la misura che hanno le sospensioni quando sono tutte estese (riferimento). Davanti prendetela dal bordo del fodero di uno dei due steli fino alla base della piastra inferiore (steli tradizionali) o fino al piedino (steli rovesciati). Dietro dal bordo dell'asse della ruota posteriore fino a un punto in verticale sul codone. Fatto questo annotate le misure e rimettete la moto a terra.

Ora bisogna ripetere 2 volte la misurazione fatta in precedenza con la moto a terra senza pilota, la prima abbassando la moto con forza e facendola risalire in posizione lentamente e la seconda al contrario alzandola e facendola ritornare in posizione lentamente. Fatto questo fate la media delle due misure e sottraete la misura ottenuta con la moto alzata ottenendo così l'assetto statico della vostra moto (static Sag).

Ora prima di fare le opportune modifiche al precarico dovete sapere e/o decidere come utilizzerete la moto: solo in strada, solo in pista o un po' e un po'. Nel caso la utilizzaste solo in strada la misura statica che avete trovato all'anteriore dovrà essere circa 20/25 mm in pista 15/20 e una via di mezzo se la utilizzaste un po' quì e un po' li. Il posteriore invece per la strada 10/15 mm per la pista 5/10 mm e una via di mezzo se la utilizzaste un po' e un po'.

Quindi prendete le chiavi necessarie e allentate o stringete il precarico delle sospensioni fino ad ottenere la misura desiderata. Ora bisogna ripetere la misura al posteriore ma con il pilota a bordo (sag rider), e sottrarla al riferimento (la misura con la moto alzata).

La differenza dovrà essere compresa tra 20/25 mm in pista e tra 25/35 mm in strada la via di mezzo per un utilizzo promiscuo. Ultimamente però almeno per le 600 si tende a mettere la misura statica del posteriore (riferimento meno statica) direttamente a 0 mm senza fare alcun controllo con pilota a bordo. Ho notato però che la cosa è molto utile in pista ma un po’ deleteria e non molto confortevole in strada. Quindi una volta deciso cosa volete ottenere agite sulle ghiere del precarico posteriore per portarla alla misura voluta e ricontrollate la misura stessa.



REGOLAZIONE DELL'IDRAULICA

Premessa
Prima di fare questo però dobbiamo conoscere come è strutturata all’interno una sospensione.Sia l’ammortizzatore che la forcella al loro interno hanno un sistema di lamelle fisso (compressione) e uno mobile (estensione) attraverso i quali l’olio deve passare unidirezionalmente per far muovere la sospensione. Le lamelle sono fatte e montate in modo da rappresentare un ostacolo via via più rigido all’aumentare della portata d’olio che tenta di passare attraverso di loro. Quello fisso si trova alla base della forcella e nella parte alta del mono, quello mobile si trova sul pompante della forcella e sul pistone del mono. Questi pacchi lamelle sono affiancati da un passaggio calibrato che viene più o meno ostruito dalla vite che noi andiamo a toccare e che serve a regolare i fluidi lenti. Questo passaggio in pratica permette all’olio di passare liberamente durante il movimento della sospensione ed è dotato di una valvola unidirezionale per funzionare in un solo senso. Essendo il passaggio calibrato questo baipasserà il sistema a lamelle fino a quando la sua portata lo consentirà, oltre questo punto il solo pacco lamellare influenzerà la frenatura della sospensione.

Quando si toccano i registri dei fluidi lenti si avranno i seguenti effetti:

Tutto aperto: il passaggio per i fluidi lenti sarà massimo nel condotto secondario e influenzerà il funzionamento del pacco lamellare quasi per nulla nei fluidi lenti e più marcatamente nella prima parte dei fluidi veloci.

Tutto chiuso: il passaggio dei fluidi lenti sarà nullo attraverso il condotto secondario e la totalità della frenatura idraulica sarà assicurata dal funzionamento delle lamelle che controlleranno fluidi lenti e veloci.

Ma ora veniamo a quello che rappresenta la parte più difficile e sensibile dell'opera e che richiede molta esperienza e sensibilità. Tenete sempre presente che per regolare al meglio una sospensione dovete fare in modo che l’idraulica possa lavorare senza ostacolare il movimento della stessa. Più precisamente dovete rendere la sospensione capace di assorbire le asperità del manto stradale e le vostre azioni (staccata e accelerazione) e nel contempo di ritornare abbastanza rapidamente in posizione per essere pronta a ricevere un altro ostacolo o impulso e nel contempo ondeggiar il meno possibile.

Estensione: Se freniamo troppo l’estensione otterremo si di fermare la molla al massimo nella sua fase di ritorno ma al contempo di rallentarne troppo il ritorno e di far andare a pacco la sospensione al prossimo ostacolo, viceversa se la sfreniamo troppo la sospensione tenderà ad ondeggiare ad ogni asperità.

Compressione: Frenando molto invece la compressione avremo una sospensione che non riuscirà più a copiare le asperità e viceversa sfrenandola troppo saremo costretti a indurire troppo il precarico della molla con ovvie ripercussioni sul confort alle piccole asperità.

Dopo aver letto tutto quanto detto in precedenza avrete cominciato a capire qualcosa riguardo alla regolazione delle sospensioni e anche che per apprendere il funzionamento delle idrauliche di una sospensione bisogna separare i movimenti lenti (fluidi lenti) dai movimenti veloci (fluidi veloci).
Le azioni che noi facciamo sui vari registri di cui dispongono le nostre sospensioni standard influenzano in special modo i fluidi lenti e influiscono in parte anche nei veloci. Difficile infatti trovare una sospensione standard, e molte volte anche quelle aftermarket dotata di più di una regolazione per ogni movimento (estensione, compressione). Di norma questo tipo di regolazione è presente in sospensioni veramente al top e molto costose. Comunque noi dobbiamo far funzionare al meglio ciò che abbiamo e poi vi assicuro che già è complicato mettere mani su una sospensione dotata di un registro per ogni movimento figuriamoci con una dotata di due registri per ogni movimento. Quindi dobbiamo tentare di capire quale influenza hanno i vari registri sui due fluidi. Ora dunque avrete compreso che sulle vostre sospensioni standard potete variare significativamente i fluidi lenti ma che per variare il funzionamento ai fludi veloci in maniera consistente si dovrà o sostituire l’olio con uno a maggiore o minore viscosità, ma ciò comporterà una variazione nel funzionamento dei fluidi lenti oppure sostituite le lamelle del pistone del mono e del pompante della forcella con altre dotate di maggiore o minore carico o di diversa curva di intervento.


AZIONI DA FARE PER LA REGOLAZIONE DELL'IDRAULICA

Per prima cosa quindi vi consiglio di tarare l'estensione (sia davanti che dietro) in modo molto blando, fate in modo che comprimendo la sospensione questa ritorni rapidamente ma senza oscillare ripetutamente dopo essere ritornata al punto iniziale, in pratica dovete riuscire a trovare il punto nel quale la sospensione ritorna verso l'alto per poi compiere un piccolo assestamento verso il basso o poco meno. A questo punto, regolate la compressione. Questa è secondo me la manovra più importante e che se ben fatta dà il miglior risultato. Dovete stringere la compressione finch? la sospensione comincia ad indurirsi e dovete applicare uno sforzo molto maggiore per comprimere la sospensione senza che però questa faccia muro contro la vostra forza. Fatto questo, controllate ancora l'estensione e se il caso allentatela ancora, dato che normalmente rendendo molto rigida la compressione di solito l'estensione stessa tende a indurirsi. Ripetete l'operazione con la compressione verificando che sia tutto a posto. Fatto questo provate la moto e a seconda delle sensazioni che ne ricevete se necessario fate altre piccole modifiche seguendo lo schema seguente.



Sensazione riscontrata:

In staccata o in inserimento la moto salta o è instabile.
Se la forcella arriva a fondo corsa, aumentare il precarico o sostituire le molle con altre più rigide; se invece fa poca corsa e diventa troppo rigida fino al bloccaggio, diminuire il precarico o la compressione. Se queste due regolazioni sono già ideali, controllate i rimedi.

La forcella è ruvida o si muove a scatti?
Controllare la scorrevolezza della forcella, e soprattutto se correte in pista, diminuire la viscosità dell'olio.

La forcella fa poca corsa?
Diminuire il livello dell'olio.

La forcella arriva a fine corsa ma va bene in curva?
Aumentare il livello dell'olio.

L'anteriore serpeggia?
Troppo carico sul pneumatico Aumentare la pressione del pneumatico, o abbassare il posteriore o togliere precarico all'ammortizzatore.

Il posteriore sbandiera?
Aumentare lo static sag dell'ammortizzatore, oppure indurire la forcella per ridurne la corsa.

Il posteriore saltella?
Aumentare lo static sag dell'ammortizzatore (può anche essere un'eccessiva pressione sul freno posteriore o il freno motore).

Nel momento della staccata la moto rimbalza?
Aumentare la compressione e se non basta anche l'estensione, ma senza esagerare (fluidi veloci).

In staccata l'anteriore rimbalza anche se non è a fondo corsa: "chattering"?
Lo stop idraulico blocca la forcella nella parte finale: sostituire le lamelle ed utilizzare molle con carico diverso.

Il pneumatico anteriore scivola in staccata?
Diminuire la rigidità della forcella perchè non fa una corsa sufficiente o sostituire le molle con altre più morbide.

La forcella è rigida ma arriva a fondo corsa?
Diminuire il freno in estensione e aumentarlo in compressione.

In piega la moto sembra imprevedibile ed insicura tra staccata ed accelerazione.
Il lavoro passa dall'anteriore alla fase di appoggio di entrambe le sospensioni. Diventa predominante l'idraulica che controlla i tempi di movimento

L'anteriore genera una sensazione di leggerezza in curva.
La molla è troppo morbida nella parte finale? Aumentare il freno in estensione e/o compressione (fluidi lenti). Oppure sostituire le molle con altre più rigide.

Quando mollate i freni l'anteriore si scompone?
Aumentare il freno in estensione della forcella.

Si sentono troppo le asperità dell'asfalto?
Diminuite il freno in compressione anteriore e/o posteriore e poi il precarico dell'ammortizzatore e/o delle forcelle.

La moto è poco stabile nelle curve ad alta velocità.
Riprendono importanza le molle che sono sollecitate dalla forza centrifuga.

Il baricentro è troppo alto?
Diminuire l'altezza della moto sia anteriore che posteriore.

Le sospensioni vanno a fondo corsa?
Aumentare il precarico o sostituire le molle con altre più rigide.

La moto ondeggia o galleggia?
Aumentare il freno in estensione dell'ammortizzatore e/o della forcella (fluidi lenti).

Scarsa aderenza ed instabilità della moto in uscita dalle curve.
Dalla fase di appoggio si passa ad un lavoro predominante dell'ammortizzatore, anche se l'avantreno conserva la sua importanza per il mantenimento della traiettoria. Da notare come in questa fase le varie regolazioni tra di loro e sia più difficile trovare la giusta regolazione.

Aprendo il gas di colpo il posteriore si schiaccia troppo velocemente diminuendo la stabilità?
Aumentare il freno idraulico in compressione.

La moto tende a derapare troppo, è alta dietro?
Abbassare il posteriore o alzare l'anteriore, in special modo se si verifica all'inizio dell'accelerazione.

L'ammortizzatore non fa una corsa sufficiente, è troppo rigido e perde aderenza?
Diminuire il freno in compressione o il precarico dell'ammortizzatore.

La moto è troppo rigida nei sobbalzi?
Diminuire il freno in estensione dell'ammortizzatore.

La moto tende ad allargare la traiettoria?
Abbassare l'anteriore o alzare il posteriore o variare entrambi. Oppure diminuire il freno in estensione sull'ammortizzatore.

L'avantreno è impreciso e non tiene la traiettoria?
la forcella arriva al fondo corsa superiore. Aumentare lo static sag e/o il freno in estensione della forcella.

L'avantreno è solo impreciso o sbacchetta?
Diminuire il precarico o il freno in compressione. Dopo aumentare il freno dell'ammortizzatore di sterzo se presente.

La forcella va bene in staccata, ma la moto allarga le traiettorie anche se è molto caricata di avantreno?
Sostituire le molle con altre più tenere. Questo si verifica con molle molto rigide che non permettono alla forcella di schiacciarsi in curva.

Nelle "S" o nei cambi di direzione la moto è dura ed instabile.
In questa fase le sospensioni devono comprimersi ed estendersi nel modo più naturale, ma soprattutto lavorare in sintonia.

Freno in estensione?
Se troppo chiuso la moto non si estende e diventa dura da girare, mentre se troppo aperto la moto cambia direzione più facilmente ma diventa più ballerina ed instabile.

Freno in compressione?
Aumentandolo la moto diventa più agile a discapito della tenuta, soprattutto sullo sconnesso.

Eccessivo abbassamento della moto?
Aumentare il precarico sia anteriore che posteriore.

Il baricentro della moto è troppo basso?
Aumentare l'altezza di guida della moto sia anteriore che posteriore.

Ammortizzatore di sterzo se presente troppo frenato?
Diminuire il freno o sostituirlo con uno migliore.

La moto è poco stabile o imprecisa in rettilineo?.
Controllare che la moto sia perfettamente in ordine ed in particolare: pneumatici, cuscinetti di sterzo, serraggi e che non vi siano rotture.

La moto non ha un buon equilibrio?
Bilanciare l'altezza di guida o accordare il funzionamento delle sospensioni.

La moto è troppo rigida?
Ridurre il precarico delle forcelle e dell'ammortizzatore.

Se si verifica anche in curva?
Ridurre il freno in compressione delle forcelle e dell'ammortizzatore.

Ammortizzatore di sterzo se presente troppo frenato o difettoso?
Se si verifica solo alle basse velocità diminuire la frenatura idraulica dell'ammortizzatore di sterzo, altrimenti revisionarlo o sostituirlo con un altro di qualità superiore.

Ricordate che a volte su alcuni modelli di moto per ottenere ciò che desiderate si renderà necessario sostituire l’olio all’interno delle sospensioni con altro di diversa viscosità, o aumentarne il livello o addirittura sostituire le lamelle di compressione e estensione, o infine le molle. Se non siete abbastanza pratici lasciate fare queste operazioni a persone esperte altrimenti rischiate di fare solo danni.Appena finito di fare il setup base segnatevi come si trovano tutte le regolazioni (precarico, estensione compressione) e ogni volta che fate una ulteriore modifica toccate una sola regolazione per volta e segnate tutto ciò che fate con vicino le impressioni che ne ricavate per avere un buona cognizione della causa/effetto di quello che avete variato, e poi provate, provate, provate e riprovate ancora fino ad ottenere ciò che desiderate, non accontentatevi di nulla che non sia il meglio della regolazione che riuscite a trovare. Ricordatevi che questa è l’unica strada per arrivare al setup migliore per le vostre esigenze.Per rendervi conto dell’effettivo movimento che fanno le sospensioni o perlomeno della massima corsa che fanno mettete una fascetta a strappo sugli steli della forcella e sullo stelo del mono, potrete misurare visivamente il movimento della sospensione.


Nota:
Notizie raccolte "in giro", anche sul web, e di pubblico dominio.
 
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gianlu177
view post Posted on 30/3/2010, 12:10




OTTIMO LAVORO MA SU ALCUNE COSE SE MI è PERMESSO MI SENTO DI DISSENTIRE UN POKINO.
O MEGLIO VORREI CONSIGLIARE A TUTTI CHE PREMESSO IL BUON LIVELLO OLIO DELLE FORCHE ED UN OTTIMO SETTAGGIO STATICO PRIMA SI AGISCE SULL'IDRAULICA COMPRESSIONE ESTENZIONE E SOLO DOPO SUL PRECARICO XKè PRECARICANDO O SPRECARICANDO SI MODIFICANO ANCHE LE QUOTE GEOMETRICHE DELLA MOTO E QUINDI POTREMMO AUMENTARE I PROBLEMI ANZIKE RISOLVERLI
 
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etabetaroma
view post Posted on 30/3/2010, 14:28




CITAZIONE (gianlu177 @ 30/3/2010, 13:10)
OTTIMO LAVORO MA SU ALCUNE COSE SE MI è PERMESSO MI SENTO DI DISSENTIRE UN POKINO.
O MEGLIO VORREI CONSIGLIARE A TUTTI CHE PREMESSO IL BUON LIVELLO OLIO DELLE FORCHE ED UN OTTIMO SETTAGGIO STATICO PRIMA SI AGISCE SULL'IDRAULICA COMPRESSIONE ESTENZIONE E SOLO DOPO SUL PRECARICO XKè PRECARICANDO O SPRECARICANDO SI MODIFICANO ANCHE LE QUOTE GEOMETRICHE DELLA MOTO E QUINDI POTREMMO AUMENTARE I PROBLEMI ANZIKE RISOLVERLI

si ma se non erro, il precarico delle molle serve per stabilire il giusto contrasto in funzione del peso come primo step, in seguito si fanno tutti gli eventuali aggiustamenti in base alle richieste del pilota!
credo si aggiusti per primo per avere un ponto 'zero' dal quale partire!
 
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Kawamichele
view post Posted on 30/3/2010, 22:22




Bello veramente.
Da imparare a memoria!

Lamp
 
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gianlu177
view post Posted on 31/3/2010, 08:29




CITAZIONE (etabetaroma @ 30/3/2010, 15:28)
CITAZIONE (gianlu177 @ 30/3/2010, 13:10)
OTTIMO LAVORO MA SU ALCUNE COSE SE MI è PERMESSO MI SENTO DI DISSENTIRE UN POKINO.
O MEGLIO VORREI CONSIGLIARE A TUTTI CHE PREMESSO IL BUON LIVELLO OLIO DELLE FORCHE ED UN OTTIMO SETTAGGIO STATICO PRIMA SI AGISCE SULL'IDRAULICA COMPRESSIONE ESTENZIONE E SOLO DOPO SUL PRECARICO XKè PRECARICANDO O SPRECARICANDO SI MODIFICANO ANCHE LE QUOTE GEOMETRICHE DELLA MOTO E QUINDI POTREMMO AUMENTARE I PROBLEMI ANZIKE RISOLVERLI

si ma se non erro, il precarico delle molle serve per stabilire il giusto contrasto in funzione del peso come primo step, in seguito si fanno tutti gli eventuali aggiustamenti in base alle richieste del pilota!
credo si aggiusti per primo per avere un ponto 'zero' dal quale partire!

ok si prima si definisce una buona base di partenza con il precarico e poi e regola con idraulica.
stesso concetto.
 
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Yoyo.
view post Posted on 31/3/2010, 10:33




E Secondo te io mi metto a leggere tutta quella pappardella! Fatemi vedere come si fa e basta! Grazie :lol:
 
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gianlu177
view post Posted on 31/3/2010, 11:24




caro yoyo l'arte delle sosp. è importantissima e piana di variabili, non immagini neanche xò quanto sia importante avere una moto ben settata è meglio un setting ottimale che un accessorio racing qualunque.
e poi con il vedere serve a poko ci devi studiare sbagliare incasinare ricominciare da zero varie volte ma poi avrai una moto una impeccabile.
 
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Yoyo.
view post Posted on 31/3/2010, 13:21




Che vuoi che ti dica, sono così abituato a buttare "letteralmente" giù Akira anche nelle curve più strette, che sospensioni settate o no ormai non fa differenza. Cmq vero, se un giorno dovessi portare una moto settata e con 30 kg in meno penso che ci cadrei subito per quanto andrei giù!
 
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7 replies since 29/3/2010, 17:44   60 views
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