CIRCUITO DEL SELE
1° Novembre 2010
Non è facile per me scrivere anche solo due righe su ciò che è accaduto al circuito del Sele, non è facile per ovvi motivi psicofisici, ma ho preso un impegno con questa mia famiglia ed intendo onorarlo fino in fondo, ed anche se digitare i tasti del portatile con la mano destra mi arreca dolore (dopo mi faccio dare il cambio da Smile) me ne frego s scrivo tutto ciò che i miei occhi hanno visto, tutto ciò che le mie orecchie hanno udito, tutto ciò che ogni Scoordinato mi ha trasmesso, compresi i forti dolori di fine giornata.
L’emozione era viva nell’aria, ognuno di noi sentiva dentro di sé l’adrenalina di due giorni di pista e di divertimento, due giorni insieme all’insegna della gioia di stare insieme, accompagnati mano nella mano da gente semplicemente fantastica, che non solo ci ha insegnato a guidare una moto in pista, ma che ci ha fatto combattere le nostre paure con ottimi risultati. Anche per me…
Il viaggio è stato un po’ lungo, ma non troppo quando stiamo insieme, e così mentre lasciavamo la pioggia ed il diluvio al Nord ce ne scendevamo al Sud carichi come non mai in quella che poi si dimostrerà un’isola felice con sole e temperature primaverili. In questo, grande merito và alle previsioni meteo del cellulare-amico di Max che fino ad oggi non ha sbagliato un colpo. Arrivati al Sele la pista ci ha accolto subito con le porte spalancate ed alcuni istruttori ci hanno aiutato a scaricare le nostre moto dai furgoni! C’è stato anche il tempo di scendere in pista per provare il circuito, ma alcuni di noi erano stanchi e così il giretto pre-corso lo hanno fatto: Er Compare, Spiderman, Luca, Jacopo e Grapin. Verso sera, la collaborazione dei responsabili del circuito hanno fatto si che le nostre moto venissero parcheggiate dentro all’unico box a disposizione per la notte, grazie ancora!
Ci siamo quindi diretti verso l’albergo e considerando il fatto che per dormire e far colazione abbiamo speso come l’Eremo di Sant’Angelo in Vado un po’ mi ci rodeva! Infatti l’albergo non solo era bellissimo, ma comodità di ogni genere ci hanno accolto nelle nostre stanze come ad esempio: ascensore, parquet nelle camere, climatizzazione, bagno con doccia calda, asciugamani e soprattutto letti già fatti….! Grazie Max per l’ottima organizzazione. Dopo esserci rifocillati siamo scesi di nuovo verso il Sele, dico scesi per il semplice motivo che questo paradiso di Albergo era su di un’altura tra le montagne di Olevano sul Tusciano a pochi metri dal Parco San Donato, immersi nel verde. Giunti di nuovo (stavolta in auto in quanto i furgoni erano rimasti in buone mani al Sele) al circuito ci è stata data l’occasione di scendere in pista con i Kart, giusto per prendere in minimo di confidenza con un breve tratto di pista, il tutto alla modica cifra di 10€ a Kart! Troppo fico!
Ci siamo divertiti da matti, con quei kart con limitatore si entrava con gas spalancato nelle curve e c’era anche chi lo faceva in traversare leggermente schiacciando freno e acceleratore contemporaneamente alla curva Doctorone…
A cena (ah proposito mangiare a 20 metri dal circuito in un ristorantino onesto e simpatico è stata una vera delizia) abbiamo conosciuto Doctorone, Luigi e gli altri istruttori appositamente venuti per cenare con noi. Scambi di pareri e consigli non sono di certo mancati e Giandark ha anche approfittato della qualifica di fisioterapista di Doctorone per raddrizzare la sua schiena malconcia. Dopo cena ci siamo rilassati fuori dalla pizzeria raccontando aneddoti passati che hanno rallegrato la serata (in questo Kawa636 non conosce rivali), dopodiché su di nuovo verso l’albergo. Inutile dire che non ho chiuso occhio, non per l’agitazione del giorno dopo ma per il semplice motivo che dividevo la camera con Kawa636 che oltre a russare urla nel sonno!!!
La colazione del giorno dopo è stata straricca, e ognuno di noi ha approfittato a dovere per fare il carico necessario di proteine con cioccolata, marmellate varie, caffè latte, cappuccini, mega cornetti e spremute d’arancia! Inutile dire che Spiderman ha sparecchiato tutto! Arrivati al Sele (con un po’ di ritardo) abbiamo dato il via al Briefing dove devo ammettere che gli istruttori ci hanno onorato con una lezione teorica da 10 e lode, approfondendo argomenti di per sé scontati in un primo momento, ma che nel proseguo del Briefing stesso ci ha illuminati nel vero senso della parola, parlando nelle specifico di traiettorie da seguire, postura da ottenere in moto e comportamenti delle gomme… Dunlop….!!!!?
La foto di rito prima di entrare in pista è stata emozionante e personalmente non vedevo l’ora di tirare il collo ad Akira… Precedentemente alla foto abbiamo diviso i partecipanti Scoordinati in 4 gruppi; i veloci, i medio-veloci, i medi ed i meno esperti, questo per facilitare i compiti degli istruttori che hanno preso la testa del relativo gruppo per indirizzarlo nel migliore dei modi verso un corso emozionante e prolifico!
Qui la frase di Max che venendomi vicino mi dice: “secondo te con quale gruppo devo inserire Valerio848 visto che non ho mai visto come guida”, gli rispondo di non saperlo che secondo me è più veloce di…. e potrebbe essere più lento di… Incredibile invece è stata la nostra constatazione nel vedere che Valerio848 è stato uno tra quelli che più è migliorato tra la mattina ed il pomeriggio partendo dal gruppo dei Medi fino ad entrare nel gruppo dei veloci!
Pronti via si parte!
Il circuito del Sele appare subito intuitivo e tecnico, molto, molto tecnico, con curve di vario raggio e piccoli rettilinei. Seguo il mio istruttore che mi fa cenno di andare per primo, vado piano, voglio conoscere la pista per bene, dopodichè comincio ad a prendere confidenza con le prima curve e paradossalmente quella che mi è piaciuta più di tutte è stata proprio quella in cui mi sono fatto male, oltre alla esse che non mi veniva affatto male! Su consiglio di Luigi (istruttore del gruppo medio-veloce) faccio passare gli altri perché a scaglioni ognuno di noi veniva controllato in scia dal relativo istruttore. Vedevo con piacere che gli altri si divertivano molto, anzi moltissimo! Poi ci siamo fermati lungo la pista per approfondire le traiettorie da seguire e la postura da ottenere in moto (ginocchio in fuori, culo spostato dalla sella verso l’interno della relativa curva e gomito esterno alla curva ad appoggiarsi letteralmente su serbatoio.
E così mentre altri gruppi si erano fermati lungo il circuito per gli approfondimenti necessari, il nostro riparte con me in testa, Luigi mi fa cenno di aprire di più la gamba ma che già come posizione andavo bene, Akira va che è una bellezza, mi sento bene, troppo, piego facilmente (rispetto all’Isam) e la curva con la resina è una tra le mie preferite. Dopo la esse spalanco decisamente e mi dirigo verso la curva Doctorone, esco con la gomma posteriore che derapa paurosamente, chiudo il gas, lo riapro e continuo (probabilmente quello è stato un avvertimento su quello che è accaduto il giro dopo).
Arrivo di nuovo alla curva in questione la imposto stretta ma metto la 1° marcia invece di percorrerla di 2° qui con la moto ancora in terra (come ha ammesso il mio istruttore che mi seguiva come un’ombra) spalanco il gas di Akira che in una posizione per lei probabilmente insopportabile si intraversa paurosamente, riprende grip, poi si reintraversa ancora di più, riprende grip e alla fine mi fa volare dalla moto, effetto Jorge Lorenzo… Catapultato dalla mia verdona, sbalzato dalla sella dalla mia amica su due ruote, altro non ricordo perché quando ho riaperto gli occhi sentivo dolore dappertutto.
L’impeccabile organizzazione degli istruttori hanno fatto si che i vari gruppi si fermassero all’istante per soccorrermi ed il primo a toccarmi le palle è stato proprio Doctorone che mi ripeteva? “Le senti? Le senti?” ed io volevo urlare si le sento ma non stringere cazzo!!!!! Strano modo per sincerarsi delle condizioni di un pilotino…
Mi sono rialzato con le mie gambe e questo è l’importante ed anche se il dolore che avevo all’addome e al fianco destro erano indicibili mi sono diretto a bordo di un istruttore verso i box. Da li in poi la mia giornata è finita ma non per i miei amici che singolarmente hanno migliorato, quasi tutti!
Approfittando del fatto che ormai ero impossibilitato a rientrare in pista, anche perché avevo spezzato la leva freno con la mano destra e piegato quella delle marce, ho osservato i miei amici in pista con gli occhi lucidi di rammarico e dolore fisico.
Poco dopo c’è stato un altro piccolo incidente, infatti Doctorone per non centrare Luca che era incredibilmente lento in piena traiettoria pinza per non prenderlo in pieno finendo a terra. Nulla di grave ma grande botta con spavento per Roberto Amich (doctorone) che morale della favola ho potuto conoscere meglio come persona al pronto soccorso, parlando e parlando ancora! Ma aprirò un paragrafo più in là per raccontarvelo, con sorpresa finale (al pronto soccorso si fanno certi incontri….)!
Tornato al circuito con Toradol nelle vene e pomata ovunque osservo i miei amici che uno dopo l’altro si migliorano in continuazione! Le ragazze tutte assiepate intorno alla esse prima delle tribune scattavano foto a ripetizione e seguivano con lo sguardo ogni mina traiettoria dello Scoordinati Racing Team impegnato in pista. Quello che hanno visto i miei occhi è riportato nelle riflessioni seguenti:
Max214 – Ho finalmente rivisto il Max che conoscevo, quello che a bordo della sua vecchia Monster faceva cose bellissime sulla Val Nerina, ma che in pista non era mai riuscito ad ottenere. Mi viene vicino facendomi vedere la saponetta grattugiata, non ce ne era bisogno si vedeva benissimo che quel ginocchio sfiorava l’asfalto ad ogni curva.
VOTO 8Grapin – E’ stato forse l’unico insieme a Bamba a non migliorare lo stile di guida. Questo probabilmente dovuto alle pedane arretrate della sua GSX-R, esageratamente arretrate che non gli per mattavano di aprire il ginocchio come avrebbe voluto( tira più avanti quelle pedane). Sul giro però era molto veloce e son sicuro che se fosse rimasto in pista avremmo girato con gli stessi tempi, d’altronde Mazinga e Jeeg.robot non possono dividersi.
VOTO 7+Er Compare – Stà diventando un modello di insegnamento per tutti noi, ma se gli domandate come fa, lui continua a rispondere “ E che ne so, io vado in pista e glie dò er gas”. A fine turno vederlo con il ginocchio in terra ad ogni curva, seguire in scia Doctorone e Luigi è stato esilarante.
VOTO 10Jacopo – Non lo conoscevo prima, ma mi sono subito reso conto che non è un fermone. Si è dimostrato molto veloce e pulito e il suo stile è migliorato molto nel pomeriggio.
VOTO 7+Luca – E’ stato incredibilmente veloce e fino all’ultimo si è conteso il miglior giro con Er Compare. Ha guidato benissimo e la sua posizione era tra le più belle da vedere. Solo un po’ di prudenza in più nell’entrare ai box e la “cavolata” in piena traiettoria ai danni di Doctorone, forse la troppa sicurezza…
VOTO 7Bamba – Nel Debriefing gli hanno detto che non è stato capace di migliorarsi come stile di guida, ma i suoi tempi sono stati tra i più veloci, mentre lo vedevo girare osservavo il Bamba di sempre, come guida in strada guida in pista. Forse ha bisogno di un corso in più, ma il tempo c’era!
VOTO 7-Giandark – E’ stato quello che è migliorato di più tra la mattina ed il pomeriggio, ha detta degli istruttori la sua guida è passata da turistica a corsaiola in un solo pomeriggio, ha migliorato i suoi tempi e a fine giornata era tra quelli più soddisfatti!
VOTO 8Kawa636 - Ha fatto il suo, ha svolto il compitino alla perfezione, non ha mai osato più di tanto e si è divertito moltissimo. La sua moto sul dritto mette spavento, e tira alla grande in alto (ne so qualcosa visto che nel pomeriggio l’ho provata).
VOTO 7Valerio848 – E’ riuscito a passare la gruppi dei Medi al gruppo dei Veloci in un solo corso in pista, a vederlo era elegante e aggressivo anche se qualche spavento se l’è presa anche lui con la moto che per ben 5 volta ha rischiato di…. ma lasciamo stare, l’importante e che si sia divertito e che abbia stampato pure un giro da favola!
VOTO 9Geko – Non solo si è divertito, ma è stato anche veloce stò Gekaccio der cavolo, ha fatto anche un buon tempo e il suo stile di guida e migliorato da così a così….(vabbè immaginate le mani). Bravissimo, e come ha più volte ripetuto nel viaggio di ritorno, non vede l’ora di ritornare !
VOTO 8Kawavalerio - Per tutta la mattinata ha dovuto combattere con la messa a punto della sua 636 ( forse le gomme troppo indurite). Al pomeriggio ha trovato il suo ritmo ed il motore della sua 636, sul rettilineo, metteva paura. Come me non ha preso il transponder, nel pomeriggio, ma nei 5 passaggi in cui gli ho preso i tempi scendeva agilmente sotto 1:12:000.
VOTO 7+Cesco – E’ rimasto concentrato dall’inizio alla fine del corso e i risultati si sono visti tutti. Guidare una Vtr 1000 in un circuito come il Sele non è facile, ma lui non solo lo ha fatto nel migliore dei modi ma ha anche trovato una giusta posizione di guida. Ginocchio in terra e gas senza esagerare.
VOTO 8Spiderman – Massimetto non ha chiuso occhio tutta la notte perché era in camera mia, ma la mattina era comunque bello pimpante per il corso. A vederlo da fuori ero molto bello e pulito anche se ha dovuto faticare non poco per impostare la esse. Non sarà il Massimetto di qualche anno fa, ma quando stà in pista è un signore.
VOTO 7Eliducati – Alla fine ha ceduto, si è infilata casco, tuta e guanti ed è entrata in pista al crepuscolo giusto per sgranchirsi un po’ le gambe con la Ducati del maritino, i pochi giri effettuati l’hanno resa strafelice e noi tutti l’abbiamo ammirata dai box con gli occhi sbarrati. Stile impeccabile!
VOTO 9Yoyo – Non dovrei nemmeno esserci in questa lista in quanto l’errore della caduta è stato tutto mio. Ho tenuto la corda stringendo la traiettoria alla curva Doctorone invece di allargarmi, facendo così ho messo in crisi Akira che mi ha lanciato in aria. Fino a quel momento andavo da Dio e i pochissimi giri effettuati nel pomeriggio e percorsi con la 636 di Stefano sono stati solo per combattere il mio stato psicologico ma il dolore era tanto e non volevo rischiare di fare altri danni.
VOTO 4Durante il Debriefing abbiamo ricevuto gli attestati di guida sportiva ( 1° livello) e ognuno di noi ha fatto tesoro degli insegnamenti di questo corso. Tutti sono rimasti soddisfatti e caduta a parte anche io sono riuscito a trovare e ahimè superare il limite di Akira. Il mio primo battesimo con l’asfalto di una pista è stato doloroso, ma ringrazio il Cielo che le ossa siano integre anche se, amici miei, il dolore che stò provando in questi giorni è terrificante. Pensate solo che in questo momento stò dettando questo Resoconto sdraiato sul letto e Smile stà scrivendo.
I miei elogi e complimenti vanno a tutti, nessuno escluso, da Giandark che non si è fermato un attimo per caricare e scaricare le moto a Max sempre presente in ogni situazione, da Kawavalerio che ha dato una forte mano fino a tarda sera a Cesco sempre inesauribile. Geko, Spiderman, Bamba, Kawa636, Luca, Jacopo, Valerio848, Er Compare, semplicemente per la loro presenza. Grazie a tutti di cuore di questa giornata, grazie agli istruttori, grazie al proprietario simpaticissimo del circuito del Sele, grazie a chi ci ha prestato i furgoni per la trasferta, grazie a Grapin (un uomo su cui poter contare sempre), per quanto mi riguarda un grazie caloroso ad Alexcrazy che mi è stata vicino con tanto di panino al prosciutto cotto appena rientrato dal Pronto Soccorso, grazie a tutte le ragazze presenti ed infine grazie al tempo che ci ha onorato di una giornata calda e soleggiata.
Mentre tornavamo a casa sull’autostrada il delirio acquazzone ci ha incontrati e a tratti difficilmente si vedeva la strada, ma è andata comunque bene perché un giorno così difficilmente verrà dimenticato, e a me non resta che dirvi a quando la prossima? Ho più voglia di prima di scendere in pista, sia per me sia per la mia Akira, dobbiamo far pace, l’ho trattata male e lei si è offesa.
PS: Al Pronto Soccorso ci ha accompagnati un amico di Doctorone, un tale chiamato Raffaele Palatiello (di cui scriverò un breve articolo sul prossimo numero di Scoordinati News, se non altro per farvelo conoscere). beh il signore in questione correva nel Motomondiale negli anni '70 contro colossi come Franco Uncini, Graziano Rossi, Barry Sheen ed un certo Giacomo Agostini. E' stato più forte di me, gli ho fatto una intervista al volo!
Scrivere queste righe è stato per me difficilissimo, avevo tutte le intenzioni per fare delle interviste ad ognuno di noi, ma tutto quello che posso fare adesso è riportato in questo resoconto che spero ognuno di voi apprezzi.
Bella pè noi…. e per me, ne ho bisogno.
........ è ito a rota ormai
